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Non sono argomenti facili, come ci hanno confermato alcuni dei presenti ma la necessità di affrontare con un approccio scientifico i temi dei materiali che usiamo tutti i giorni per immaginarne la presenza nel futuro è certa. Tutti viviamo infatti in loro compagnia e spesso non sappiamo riconoscerli. Il prof. Vizza, accolto dal vicepresidente Stefano Selleri in assenza di Michele Reali, è partito dalle basi: gli elementi catalogati da Mendeleiev e arrivati fino a noi con alcune aggiunte.
Ha anche parlato della presenza del CO2 nell’atmosfera con dati storici e risposto a numerose domande.
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I relatori, Federico Antich, presidente della Commissione Fondazione Rotary del Club , Giacomo Aiazzi e Massimo Petrucci, presidenti rispettivamente delle Sottocommissioni distrettuali Sovvenzioni e Raccolta Fondi, hanno esposto con legittimo orgoglio i successi della Fondazione Rotary e del suo metodo, riconosciuto internazionalmente per trasparenza e qualità nel ripartire verso i grandi progetti (il più grande la lotta contro la polio) e i bisogni, anche improvvisi, dei territori di tutto il mondo in cui è presente il Rotary.
Spazio anche alla nuova Fondazione Rotary Italia che, attraverso l’applicazione delle norme ETS, garantisce anche vantaggi fiscali ai donatori.
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Anche a seguito dell’introduzione della Direttiva CRSD (riclassificazione dei bilanci con parametri sociali) e della concentrazione sulla tematica ESG (Environmental, Social, Governance ovvero Ambientale, Sociale e di Governo) siamo entrati in un’era destinata a modificare profondamente l’azione degli attori dell’economia.
In tale ottica, ha affermato Lorenzo Sciadini ,Design Strategist, docente e coach professionista , l'analisi di materialità e la rendicontazione dell’impatto ambientale e sociale diventano cruciali per ottenere fiducia e supporto dalle aziende.
Parallelamente, per cogliere questa opportunità, il settore non-ptofit deve sviluppare nuove competenze: dalla misurazione dell’impatto alla comunicazione strategica, fino alla capacità di costruire partnership solide con il settore privato.
È il momento di evolvere e ripensare il proprio ruolo e in questa transizione che il relatore ha immaginato in una visione decennale. Un vantaggio difficile da cogliere è quello “circolare”. Non basta crederci o essere “green”. Le imprese sono chiamate a ribaltare il proprio modo di fare business.
L’economia circolare ha bisogno di imprenditori di nuova generazione, digitalizzati, attenti agli affari, alle persone e certamente anche all’ambiente; bravi col mercato, non solo a fare prodotti. Quindi, per sviluppare vantaggio circolare occorrono competenze spinte e nuovi approcci al business. E qui sta il punto: attori come le banche stanno “ossessionando” clienti con la sostenibilità .
La sostenibilità diventa così la polizza assicurativa contro problemi futuri non un vantaggio immediato. Stessa cosa secondo lui le politiche green non creano vantaggi alle aziende attenuano alcuni impatti. In tutto questo grande è il disorientamento. Un esempio: la “lotta” alla plastica sta portando la colpa dell’inquinamento sul consumatore ma non da strumenti all’industria del packaging per cambiare. C’è dunque ancora noto da lavorare per innovare e crescere con riciclaggio e materiali innovativi. Lorenzo Sciadini è stato rotariano, forse anche per questo si è trovato veramente a suo agio a condividere spunti di riflessione per un autentico rinnovamento verso un’economia circolare.
A fine conferenza domande di Rogantini, Andreozzi, Cortigiani, E. Fantini.
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P. Bernardo ha sviluppato l’omelia sulla situazione generale unendo la celebrazione dei Santi del giorno precedente con la consacrazione di tutti i defunti, ricordando gli amici rotariani. Al termine, in una chiesa strapiena, il nostro Giovanni Petrocchi ha letto la preghiera dei rotariani, presenti con i loro stendardi molti club di Firenze e loro soci, fianco a fianco con la nostra delegazione.
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La mostra “Helen Frankenthaler – Dipingere senza regole’’ in corso a Palazzo Strozzi presenta l’opera dell’artista americana (1928-2011) facendo conoscere al grande pubblico contemporaneo le sue tecniche “senza regole” dominate dalla ricerca di un’assoluta libertà espressive. Come ci ha detto il nostro presidente M. Reali “vedere una mostra è una cosa, vivere un'artista un'altra e ieri la nostra Elisa, ci ha condotti in un'esperienza motivazionale raccontandoci la vita dell' artista e del suo mondo, così da poter apprezzare al meglio le opere esposte.”
Si è conclusa la serata con quattro chiacchiere ed un cocktail al 'il Magnifico Caffè' dove si è aggiunto anche il Socio Gianluigi Giuliattini Burbui che festeggiava il compleanno.
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La conviviale si è aperta con la presentazione del nuovo socio ing. Niccolò Chierroni (44 anni). Il socio presentatore Giuseppe Ferraro ha spiegato l’attività di Niccolò che, conseguita la laurea nella nostra Università, ha lavorato in importanti aziende approdando poi all’attuale incarico di CEO di Mermec Engineering e di Blackshape SpA, appartenenti alla Angel Company della famiglia Pertosa, che si occupano di innovazione tecnologica nei campi dell’I.A., elettromagnetismo applicato e di aviazione (aerei da addestramento). Il gruppo impiega più di 2000 dipendenti, dei quali 1400 ingegneri, progettando e sviluppando soluzioni ad alta tecnologia per i settori del ferroviario, della meccatronica digitale e dell’aerospazio.
Da tempo socio del nostro Club, Riccardo Bindi è un affermato odontoiatra che ha sviluppato modalità innovative della sua attività, in particolare nel delicato settore dell’implantologia che ha definito ‘’4.0’’ come accade nell’elettronica per i processi di elaborazione di programmi sempre più affidabili. Lo scopo è restituire un sorriso naturale e fonte di autostima a pazienti che hanno necessità di una ricostruzione efficiente. E’ un percorso di qualità totale sul quale il dott. Bindi ha concentrato la sua conversazione sottoponendosi poi alle domande dei presenti che, come tutti, hanno la loro storia dentale.