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La nostra socia Cristina Acidini, una delle maggiori storiche dell’arte italiane ha descritto con i colleghi dell’Accademia delle Arti del disegno il progetto di recupero ed esposizione della statua di Michelangelo ‘’il dio fluviale’’. Un progetto che è stato curato dall’Accademia, proprietaria della statua, in legno, argilla, lana e stoppa che Michelangelo Buonarroti avrebbe fatto nel 1524 conservato fino al 2017 conservato a Casa Buonarroti a Firenze per poi tornare all'Accademia delle Arti del Disegno. Il restauro permette di recuperare un raro modello a grandezza naturale di una statua destinata alla Sagrestia Nuova dove la statua in marmo non fu poi realizzata nonostante il committente, Clemente VII, avesse voluto il modello per giungere alla statua effettiva più rapidamente

Ascoltate le relazioni e il parere favorevole del revisore, con la sola astensione di presidente (Fantini) e tesoriere (Sistini) l’assemblea ha approvato il bilancio 2018-2019 chiuso con un avanzo di Euro 1.155,37 euro dopo aver destinato ai service la maggior parte delle risorse, come ha sottolineato il tesoriere Giuliano Sistini (nella foto SEA, in piedi) nella sua relazione che riproduciamo di seguito. L’intera documentazione era già stata inviata ai soci dalla segreteria. Come tradizione l’assemblea ha anche eletto il revisore per l’anno 2019-2020, all’unanimità, il dott. Marco Lombardi.

Al termine della assemblea l’amico Nello Mari del RC Pistoia Montecatini Terme "Marino Marini" ha illustrato il viaggio organizzato dal Distretto per partecipare il prossimo giugno alla Convention di Honolulu. E’ possibile prenotarsi per raggiungere le Hawaii da Firenze via Parigi, Seattle, San Francisco dal 6 al 17 giugno 2020.
Tutte le informazioni sulla Convention, alla quale sono attesi oltre 30.000 rotariani di oltre 150 Paesi del mondo, su: http://www.riconvention.org/it/honolulu

Nella serata del 2 novembre la celebrazione – presieduta dall’Abate Bernardo - in suffragio dei defunti si è tenuta, in presenza di numerosi fedeli, tra i quali nostri soci e di altri club al cimitero delle Porte Sante e – dopo una breve processione – nella millenaria abbazia. Alla Messa il nostro Past-President Francesco Tonelli ha letto la tradizionale preghiera del rotariano.
Uniamoci nella personale riflessione ricordando con affetto quanti ci hanno preceduti nella speranza di ritrovarci nell’eternità.

Il maestro Cecioni da tempo si dedica con passione alla ricerca storica su Firenze, di cui l’Arno è una componente essenziale. Nata nei pressi di un importante guado, la città ha avuto sin dall’antichità romana un rapporto complesso, vitale e talvolta mortale, con il su o fiume. Nei secoli XIII e XIV il fiumicel che nasce in Falterona è ormai inglobato nella città, stretto tra gualchiere, mulini e pescaie, attraversato da diversi ponti e inquinato dall’industria della lana. Insieme con le forti piogge, la situazione ambientale diviene un terribile amplificatore della piena che il 3-4 novembre 1333 travolge la città.

E’ l’alluvione più disastrosa che si ricordi ma sarà anche uno dei momenti di ripartenza della vita cittadina poiché molte opere pubbliche dovettero essere ricostruite in seguito all’evento e la coscienza dei cittadini verso il rischio alluvioni formare nell’opinione pubblica una maggiore attenzione al fiume che tuttavia, ogni cent’anni circa, si è preso la responsabilità di ricordare la sua forza ai fiorentini. C’è una cabala sulle alluvioni: l’anno a doppia cifra (1333, 1844, 1966) e la data (fine ottobre-primi novembre) per cui anche noi moderni guardiamo con apprensione i prossimi anni. I fiorentini di oggi, però, sembrano più consapevoli e soprattutto – con la costruzione del lago di Bilancino e delle aree golenali lungo il corso del fiume – godere di infrastrutture difensive. Ma l’attenzione non deve calare, come insegna la storia che abbiamo ripercorso questa sera.

Rotariano di Siena, scettico di natura, Marco Bianchini si occupa del fenomeno UFO con un taglio sociologico domandandosi innanzitutto quale sia il vero perché delle dichiarazioni di migliaia di persone che dicono di aver visto gli oggetti più strani e perché, dopo analisi accurate, quanto visto sia ancora inspiegabile. Dal 1900 ad oggi gli avvistamenti si sono moltiplicati e forse solo un 3-4% ha qualcosa di spiegabile. Il periodo 1954-1978 ha visto picchi di avvistamenti in anni di grande sviluppo della fantascienza con la pubblicazione di libri e la produzione di film su incontri ravvicinati con gli alieni.

Negli anni più recenti internet e il crescente uso di immagini ha determinato la diffusione di nuovi avvistamenti. Molti però sono frutto di ignoranza. Vengono scambiati per UFO pianeti (Venere su tutti) luci, palloni sonda, resti di satelliti e aerei con ala a delta (F117 e B2) ma non mancano false foto con canne da pesca che tenevano piccoli oggetti, lampadari a goccia o semplici negativi fotografici. Nel 1977 un avvistamento italiano ha riguardato la base aerea di Istrana (TV) dove un oggetto nero è stato ripreso dal M.llo pilota Cecconi.

Un settimanale lanciò l’idea trattarsi di UFO ma l’Aeronautica concluse per un pallone sonda. Cecconi ha sempre detto di aver a visto altra cosa, un oggetto rigido non un pallone. Cosa sarà stato? Per ora è un mistero e i misteri piacciono come ha dimostrato il dibattito nel quale sono intervenuti Belloni, Zerauschek, De Santi, Taddei Elmi, Tonelli, Spagli, Isler.

Belloni ha ricordato la partita di 65 anni fa tra Fiorentina e Pistoiese, alla quale era presente e che fu interrotta per l’avvistamento di ciò che sembrò un UFO con caduta di strana bambagia silicia. Era il 27 ottobre 1954 (data migliore non poteva esser scelta per la nostra riunione!) e gli avvistamenti avvennero dapprima verso le 14.20 sopra il Duomo poi proprio sullo stadio dove la partita venne sospesa. A quanto dicono le cronache pare che la città fosse interessata all’epoca a esercitazioni di contromisure anti-radar che prevedevano l’uso dei filamenti poi trovati qua e là.

Nel pomeriggio il Governatore si è incontrato con i dirigenti del Club e i nuovi soci. Per questi ultimi – auspicandone un maggior coinvolgimento sin dall’inizio della loro appartenenza al Club – ha consigliato che intervengano alle riunioni con relazioni su argomenti rotariani. Preparare un argomento è infatti già uno strumento di formazione, argomento su cui Nannipieri ha insistito molto. Ha notato la ripresa delle ammissioni nel Firenze Est (15 nel triennio) e invitato a non abbandonare i nuovi, confermando che il Rotary vuole crescere nel mondo in un momento in cui nel mondo l'immagine del Rotary è buona. Anche in Toscana, grazie del lavoro intenso di tutti, è così. Ha ascoltato con piacere quanto detto dalle relazioni e si è complimentato anche col Bollettino (impressionato dalla cadenza settimanale) e felice per iniziative quali il Teatrotary. Su chi è uscito Massimo ha un’opinione che fa riflettere: chi va via senza motivi - dice – propone le scuse più strane ma dobbiamo domandarci se noi non abbiamo saputo motivarlo concludendo: ‘’ motivate le persone che entrano facendo adeguata formazione’’ per spiegare chi siamo e cosa facciamo. Il Governatore ha anche gradito gli oltre quarant’anni della nostra Quadrangolare anche se – purtroppo – nel 2020 coinciderà col Congresso distrettuale a Livorno!
Nella conviviale il governatore Nannipieri ha tenuto un appassionato discorso in due tempi, prima e dopo la cena, dapprima sofferrnandosi su alcuni aspetti della vita del distretto e riprendendo i temi della riunione con i dirigenti del club. In particolare ha richiamato l’attenzione alla formazione rotariana per mantenere ed espandere l’effettivo. Dopo cena ha parlato invece con maggior enfasi del progetto Africa Vicina che si caratterizza per una serie di interventi nel continente nero realizzati in collaborazione coi club del distretto e del vicino 2072. Una dozzina di progetti sono già partiti per raggiungere obiettivi possibili sul campo.