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La conferenza di Vera Gheno è arrivata poco dopo la diffusione delle nuove pale che alcuni accademici della Crusca hanno adottato riprendendo una storica tradizione. E un faro davvero speciale ha acceso il presidente dell’accademia Marazzina che ha adottato un bel panorama piemontese (il Monviso con le pianure ardenti di grano) traversato dal freccia rossa che lo porta tanto rapidamente da Torino a Firenze. La lingua viaggia veloce sembra dirci il presidente della Crusca e la dott.ssa Gheno lo ha confermato: l’italiano si evolve e gode di ottima salute.

Vera Gheno ha un’esperienza speciale: vent’anni all’Accademia della Crusca poi con Zanichelli. Insegna all’Università di Firenze e molto letti sono i suoi libri, tra cui il recente Potere alle parole. Perché usarle meglio (Einaudi). Un titolo particolarmente fortunato con lo scopo di ricordare che "ognuno di noi è le parole che sceglie: conoscerne il significato saperle usare nel modo giusto e al momento giusto ci dà un potere enorme, forse il più grande di tutti". Un tema anche molto rotariano, come ha dimostrato il dibattito. Intervenuti Taddei Elmi, Tredici, Fioretto.

Vivo interesse per il frequente inserimento di parole inglesi nel discorso che la relatrice ha differenziato tra un uso corretto dei termini inglesi ove necessario e un uso fuori luogo in eccesso dei termini stessi spesso scritti e pronunciati non correttamente. Anche la mancata difesa dei termini italiani ha trovato una risposta: l’Accademia della Crusca non ha (fortunatamente) lo stesso potere di organismi similari all’estero e dunque registra, non rende ufficiali i termini tant’è che non esiste un vocabolario ufficiale in Italia.

L’italiano, insomma, è quello che parliamo noi e soprattutto quello che capiamo. Ne ha accennato anche Tonelli concludendo su alcuni termini usati impropriamente anche in politica magari con intenti manipolatori.

Si svolgerà a Francoforte il tradizionale quadrangolare dei club contatto di Wiesbaden Rheingau, Firenze Est, Paris La Défense, Bruxelles Ouest, dal 21 al 24 maggio 2020. Per informare circa il programma che si svilupperà integralmente a Francoforte, una città facilmente raggiungibile, sia in aereo (sei voli al giorno da Firenze) che in auto o in treno (meno di 1000 km).

La scelta della città sul Meno obbliga anche gli amici della vicina Wiesbaden a una partecipazione più simile a quella di noi di fuori. La città, dove si riunì il primo parlamento democratico durante la Rivoluzione del 1848, è soprattutto la patria di Goethe, di cui visiteremo la casa e l’odierna sede della Banca Centrale Europea e di una delle borse valori più importanti del mondo, che anche avremo modo di visitare. Non mancherà la curiosa gita in tram e la serata gastronomica a a Sachsenhausen.

"Ogni rivoluzione nasce da un complesso di cause, morali e politiche – scriveva nel 1947 un Giovanni Spadolini appena ventiduenne – Quella di Francia, alla fine del Settecento, fu generata da fattori, che particolarmente sviluppati in quel paese, erano però comuni un po’ a tutta Europa. Ecco perché si può dire che la Rivoluzione francese è l’atto di nascita dell’Europa moderna".

Il futuro direttore di prestigiosi quotidiani, presidente del consiglio dei ministri e presidente del Senato già allora traeva tutte le sue ispirazioni dalla storia di cui fu ricercatore incessante, rendendo la sua casa nell’amata Pian dei Giullari, una biblioteca unica al mondo, oggi sede della Fondazione a lui intitolata e della rivista Nuova Antologia, forse la più antica del nostro Paese, insieme con La Civiltà Cattolica, quasi che il mazziniano ‘Dio e Popolo’ viva anche nelle pubblicazioni storiche.

La Fondazione ospita la mostra “La Francia rivoluzionaria e Napoleonica - Dall’illuminismo alla nascita dello stato moderno” organizzata in occasione dei 250 anni dalla nascita di Napoleone Bonaparte e del 230° anniversario dalla Rivoluzione francese. Guidati dal prof. Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini - Nuova Antologia e direttore della rivista, i nostri soci si sono immersi nel patrimonio librario e documentale che dall’età napoleonica al Risorgimento presentano l’Italia di allora, radice di quella di oggi. E non poteva mancare un accenno alla Firenze capitale di cui siamo in pieno quinquennio del 150°.

La prima riunione del 2020 ha coinciso col tradizionale evento, co-organizzato da otto Rotary Club fiorentini, in occasione della festa della Bandiera, di cui è ricorso il duecentoventitreesimo anniversario della prima adozione ufficiale da parte di uno Stato Italiano sovrano, la Repubblica Cispadana, avvenuto a Reggio nell'Emilia il 7 gennaio 1797.
La manifestazione ha avuto luogo in due tempi: la mattina in prefettura con la premiazione delle scuole vincitrici del concorso “La nostra bandiera”; la sera, alle 20:30.presso la Tuscany Hall con un concerto di fanfare militari a ingresso libero.
L’iniziativa, partita dal Rotary Firenze Nord, è ora organizzata anche dai Club Firenze, Firenze Est, Firenze Sud, Firenze Ovest, Firenze Brunelleschi, Fiesole, Firenze Valdisieve. Alla cerimonia in Prefettura a Firenze col prefetto Laura Lega ha preso la parola il Presidente emerito della Corte Costituzionale Paolo Grossi sul tema «L’attualità del Tricolore dopo 223 anni».

Nostra ospite e relatrice l’avv. Claudia Caluori è tornata a Firenze dove ha iniziato la sua attività internazionale grazie alle opportunità offerte dal nostro club. Prima nostra partecipante al RYLA di Parigi, con esperienze professionali in Italia, Regno Unito, Libano, Dubai, Claudia è stata prescelta come Borsista della Pace dal Rotary International, una delle 130 borse di studio interamente finanziate dalla Fondazione, come ha sottolineato il Presidente della Commissione Distrettuale BdPR Mario Fanfani, a giovani professionisti e funzionari di tutto il mondo per consentire loro di approfondire i propri studi presso uno dei Centri della Pace del Rotary.

L'undicesima edizione di Teatrotary, la rassegna di teatro amatoriale promossa dal RC Firenze Est a favore del programma End Polio Now della Rotary Foundation inizierà il 3 febbraio sviluppandosi nei tre successivi lunedì alla Sala Esse (via del Ghirlandaio, 38 - Firenze) con la quale da anni il club conduce una fortunata collaborazione concretizzatasi quest’anno con la installazione di un defibrillatore da parte del Firenze Est.

La stagione teatrale di febbraio, ormai una tradizione con cui il Rotary si apre alla città, permette a tutti di partecipare agli spettacoli con un’offerta libera che anno dopo anno è riuscita a far totalizzare oltre 33.000 euro finora donati al programma contro la polio. Associandosi a questa campagna capillare della Rotary Foundation in tutto il mondo, il Rotary Club Firenze Est riesce anche a coinvolgere e valorizzare il teatro amatoriale che tanto dedica in tempo e volontà al pubblico e alla diffusione della più antica forma di rappresentazione della vita umana.

La formula è semplice. Tre compagnie – quest’anno L’Accademia del Salotto diretta da Ubaldo Masi specializzata in un repertorio brillante e attuale; Acquainbocca guidata da Gianluca Truppa, impegnata in una visione tutta locale dei social con cui proprio tutti sono alle prese e la Compagnia teatrale Marcignana, attiva da 40 anni nella frazione empolese con una commedia dal sapore parodistico di sicuro successo - partecipano alla gara di cui il pubblico, senza distinzioni, compone la giuria. Alla serata finale una compagnia vincitrice di un’edizione precedente ripropone un suo spettacolo prima che si sveli la vincitrice di quest’anno. E dunque il 24 febbraio saranno I Malandra a mettere in scena il famoso Nonne squillo di Dory Cei, indimenticabile attrice radiofonica e interprete in teatro di una bella fetta della scena vernacolare fiorentina di cui riassaporeremo l’aria retrò anni settanta, una vera scoperta anche per i più giovani.

Per saperne di più grande opportunità sulle reti sociali, @teatrotary ma anche inviando un messaggio al numero 3487880448.

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