anno 2023 2024      

 

L’Accademia dei Georgofili, fondata nel 1753 a Firenze, propone il proprio contributo al progresso delle scienze e delle loro applicazioni all'agricoltura fino alla tutela dell'ambiente, tema di grande attualità che attende una risposta dai lavori in corso del consesso mondiale riunito a Parigi. Il prof . Maracchi (nella foto LC un’immagine della riunione) ha ripercorso la tradizione dell’Accademia, oggi composta da 868 membri per lo più universitari o imprenditori agricoli, distribuiti tra Firenze, 5 sedi italiane e una a Bruxelles.

Anche quest’anno il R.C. Mugello , in collaborazione con L’Accademia dei Georgofili e L’Accademia Italiana della Cucina ha promosso un onvegno presso la prestigiosa sede fiorentina un interessante convegno sulle caratteristiche di quello che viene generalmente definito “l’oro verde”.

Dopo i saluti del “padrone di casa” , il presidente dell’Accademia Giampaolo Maracchi , i relatori hanno , ciascuno per il proprio ambito di competenza ,  osto l’accento sui vari aspetti legati a questo prodotto introducendo interessanti spunti di riflessione ai numerosi presenti .

Dal generale richiamo all’assenza di una cultura della qualità dei prodotti si è passati all’esame delle qualità intrinseche dell’alimento in campo (soprattutto) sanitario . Il Prof. Nicola Comodo ha catturato l’attenzione della platea ricordando di come , fin dagli albori della storia, siano conosciute le sue proprietà terapeutiche e di come , oggi si cerchi di trarre ancora vantaggio dagli acidi grassi contenuti nell’oliva attraverso intense ricerche nel campo della cura dei tumori .

L’assemblea dei soci, riunitasi come da convocazione, ha proceduto alle votazioni a scrutinio segreto.

Per l’elezione del Presidente 2017-2018 è risultato eletto Francesco Tonelli . All’eletto i più vivi complimenti così come ai componenti del Consiglio Direttivo 2016-2017.

Come portatore degli indirizzi del Presidente Internazionale, il Governatore Lubrani, concreto e pacato, ha esposto l’obiettivo della qualità come uno dei principali del Rotary in questa fase storica.

Egli ha preso atto delle difficoltà sorte per l’aumento (per taluno indiscriminato) dei club rotariani nella nostra area cui non ha corrisposto un aumento dell’effettivo, raccogliendo numerose osservazioni, specialmente nell’incontro con i dirigenti del Club e con i presidenti di commissione.

La visita del governatore rappresenta infatti un’importante occasione di scambio reciproco di richieste e indicazioni utili a meglio realizzare i vari programmi del Club.

Il caso-scuola della società “Fare Impresa Dozza (Fid)” che seleziona, forma ed assume detenuti, per poi ricollocarli una volta usciti dal carcere è stato l’argomento dell’intervento di Italo Giorgio Minguzzi, perfettamente a suo agio nel nostro Club che conosce anche da past-governatore del Distretto 2070. “Va sottolineata la valenza sociale e umana. Non è un progetto assistenziale, ma imprenditoriale” questo il succo del discorso del nostro relatore, presidente della società “Fare impresa Dozza” (Fid) una azienda meccanica che insegna il mestiere ai carcerati della Dozza, l’istituto di pena alle porte di Bologna.

La società nasce grazie all’impegno di tre imprese bolognesi (GD, IMA e Marchesini) che ne detengono ciascuna il 30%, e con la collaborazione della Fondazione Aldini-Valeriani, che possiede il restante 10%. Nell’officina, ricavata proprio dentro le mura della Dozza, inizialmente sono stati assunti 12 detenuti con condanna definitiva. Oggi sono 16.

Due ringraziamenti da parte della presidente L. Cardinale hanno aperto la riunione. Il primo a chi si unirà alle donazioni alla Fondazione Rotary, in particolare al progetto EREY, che ha illustrato con l’aiuto di alcune presentazioni di significativo impatto .

Il secondo ringraziamento, per il lavoro svolto al Premio Columbus, con consegna di riconoscimenti, a Carlo Francini Vezzosi (presidente incoming del R.C. Firenze) e a Piero Germani (R.C. Firenze Sud).

E’ stata quindi la volta della relazione di Renzo Capitani e Lorenzo Contri.

Lorenzo ha esordito con una breve presentazione della VW, costituita nel 1937 per l’avvio del programma di mobilità privata attorno al progetto del maggiolino elaborato dall’Ing. Ferdinand Porsche. Ha poi ricordato che in Germania nel 1939 vi erano già 3.300 km di autostrade (mentre noi abbiamo inaugurato i 759 Km dell’Autostrada del Sole nel 1964 anche se deteniamo il record mondiale della prima autostrada, al Milano-Laghi, risalente ai primi anni venti). La crescita vorticosa della VW nel dopoguerra è stata trainata inizialmente dal Maggiolino, geniale prodotto caratterizzato da trazione posteriore, motore raffreddato ad aria e cilindri contrapposti per la massima affidabilità.