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Lunedì 4 febbraio, con un bel pubblico, si è inaugurata alla Sala Esse (via del Ghirlandaio, 38 – parcheggio gratuito interno, ore 21) la decima edizione di Teatrotary. In scena Il Chiodo Fisso (nella foto mentre ricevono gli applausi del pubblico) con la divertente commedia in vernacolo Se la moglie l’è molesta si divorzia e si fa festa, testo molto anni 70, l’epoca del divorzio, qui evitato dalla consapevolezza delle irreparabili conseguenze sugli equilibri familiari e per il sorgere di amori incrociati, tutto in modo molto delicato, come si conviene ad una serata divertente, volata via in un attimo.

Attori bravissimi anche perché, causa influenze, le sostituzioni sono state fatte all’ultimo momento e Gianluca, il protagonista, non ha mancato l’appuntamento nonostante la febbre alta. Torna così la rassegna per raccogliere fondi per la Rotary Foundation per l’annullamento della poliomelite nel mondo, che quest’anno è cresciuta passando da 4 a 8 serate.

Il Rotary Firenze Est, grazie a TeatRotary, in 9 anni ha donato al programma quasi 30.000 euro al progetto. La serata finale si terrà l’8 aprile e vedrà la partecipazione di una nuova compagnia, i ‘Ritrovati al Boccherini’, che precederanno con la loro esibizione festeggiamenti e premiazioni ma intanto è già tempo della seconda commedia, lunedì 11 con Gli squinternati (Maremma maiala!) che sfideranno in diretta il ritorno del Commissario Montalbano in tv. Dicono i saggi che Montalbano si può rivedere su internet mentre la commedia se non vieni a teatro non la vedi! Meditate pubblico, meditate.

Da 40 anni la Quadrangolare tra il Firenze Est e i club contatto di Paris La Défense-Courbevoie, Bruxelles Ouest e Wiesbaden Rheingau offre una straordinaria opportunità di conoscenza tra rotariani e soprattutto, ha sottolineato Luigi Cobisi, un’occasione di diplomazia volontaria necessaria anche tra Paesi fondatori dell’Unione Europea che dovrebbero considerare normale incontrarsi e comprendersi. Normale ma non scontato perché l’amicizia va mantenuta con una frequentazione regolare e attività in comune, come accade ogni anno in un Paese diverso con la realizzazione di un service comune. L’appuntamento – quest’anno a Firenze dal 7 al 10 giugno – comprenderà una visita al Museo dell’Opera del Duomo, al Consiglio regionale (8 giugno) alla vicina città di Siena (9 giugno) e al Castello di Verrazzano. La sera del 7 giugno i rotariani sono invitati ad accogliere alcuni dei partecipanti nelle loro case o al ristorante per un simpatico incontro informale.

Come ha ricordato il presidente Fantini è importante offrirsi fin d’ora per una migliore organizzazione. La cena di gala, riunione rotariana della settimana al Grand Hotel Mediterraneo, si svolgerà alle 20.30 di domenica 9 giugno. In apertura Luigi ha anche illustrato il programma del Congresso internazionale che si svolgerà a Amburgo dal 1° al 5 giugno sul quale è stato proiettato un breve filmato.

Nel dibattito sono intervenuti tra gli altri Sandra Manetti,motore dell’organizzazione, Monique Kraft, Letizia Cardinale,Giancarlo Taddei Elmi.

Cosciente che molti imprenditori si presentino impreparati, talvolta perfino provinciali, supponenti perfino indolenti, sui mercati internazionali, Tommaso Bellucci ha esposto teoria e pratica del mestiere che rivendica: il venditore, senza far ricorso ad altre denominazioni che ne nascondono la realtà e le capacità, soprattutto di adattamento al contesto.

Non sono dunque aneddoti le sue scoperte di altri popoli e usanze, tanto importanti nel contatto d’affari. In Corea furono protagonisti dei prelibati funghi locali che durante la cottura si inzuppano d’acqua fino a esser di fatto bevuti dai commensali. Tommaso lo apprese quando, al contrario, girò il fungo versando il liquido. E ora? Ora e sempre si impara e pian piano si crea una fiducia che costituisce, anche a tavola, il punto forte della vendita.

Un cliente c’è sempre, dicono i venditori esperti, e per qualunque prodotto ma occorre capirne la disposizione d’animo e se in Corea il fungo rischiò di creare problemi, in Qatar, per capire e capacità di spesa, bastò accettare un invito pranzo in una fattoria nel deserto. Sassi e sabbia ma animali che mangiano erba fresca. Facile: erba e animali erano stati fatti arrivare dal Sudan in aereo! Immaginarsi cosa sia costato. Ed è in tali circostanze che matura l’esperienza del venditore fiorentino, che lavora per aziende piccole, venute dal nostro artigianato e che quando è lontano da casa è un seme gettato al vento, in un mercato che certo non aspetta noi.

Più del prezzo e delle caratteristiche del prodotto conta dunque ciò che comunica il venditore. Anche se il prodotto è diversissimo e non necessario un compratore ci deve essere e un venditore camaleonte deve inquadrarlo e usando il tempo, l’ambiente, le usanze ma anche un po’ di fortuna, condurre in porto l’affare. Molte le domande e sullo sfondo la crisi che da anni è una parola ricorrente in tutte le analisi economiche. Dunque i mercati non tirano? Non sarà che i venditori e i tempi son cambiati? Un po’ tutte queste cose e la stessa comunicazione del fascino italiano è molto diversa.

Non resta che evolversi e capire l’approccio giusto al mercato. Tommaso Bellucci è direttore commerciale alla Savio Firmino, azienda di arredamento nata dalla famiglia del nostro past-president Amedeo.

La dott.ssa Paola Miglietta ha spiegato con tutta la semplicità che l’argomento poteva consentire, il legame tra lo stato di salute della bocca e patologie anche lontane da quell’area del corpo umano. E’ su questo che indaga la odontoiatria neuro-mio-fasciale, un insieme di metodologie che puntano alla riabilitazione della bocca sia nelle funzioni più evidenti per deglutire, masticare, parlare che in tutte le interazioni che una fitta rete nervosa la pone in relazione con tutto il corpo includendo importanti funzioni del cervello.

Ne è emerso un approccio generalizzante ma non generico di una specialità medica che abbiamo potuto vedere nella sua integrazione con altre. Anche dalle domande dei soci, insieme con la comprensibile voglia di qualche indicazione pratica, è emersa la opportunità di approfondire un’area alla quale tutti teniamo in modo speciale collegandola all’attività di una persona concreta e
preparata.

Il prefetto Lega che ha accolto con gioia la nomina a socio onorario del Firenze Est, ha ricordato i suoi incontri con il Rotary e le azioni positive dei rotariani nella società, auspicando che il Rotary possa rendersi partecipe di progetti educativi condivisi a fianco delle istituzioni.

La Prefettura ha infatti già iniziato un grande lavoro educativo con le scuole, perché è proprio dall' età giovanile che possono intervenire correzioni e interventi positivi per il futuro. È anche questa una parte dell’ascolto dei cittadini, uno degli impegni più significativi cui è chiamato il prefetto in un Paese democratico. Solo così l'azione di oordinamento delle diverse amministrazioni, compreso il delicato campo dell'ordine pubblico, può raggiungere l'efficacia desiderata partendo dalla programmazione di riunioni con le istituzioni locali (a partire dai Sindaci) e le Associazioni di artigianato e di commercio ed altre realtà sociali. E’ opportuno – ha detto al dott.ssa Lega - che tutti si rendano partecipi e responsabili del rispetto e della conservazione dell' ordine pubblico inteso come un "bene" di cui tutti devono godere e usufruire, senza delegare semplicemente la propria sicurezza alle istituzioni competenti.

E’ necessario sapere che le forze dell’ordine garantiscono quotidianamente la sicurezza con estrema attenzione e con continue presenze spesso "invisibili" all' occhio comune, affinché il cittadino si senta protetto e garantito senza speciali particolari colpi di scena.

Il prefetto Lega, affascinata da Firenze, ha espresso la sua ammirazione per la città che - anche grazie a cittadini impegnati e consapevoli - gode di una situazione migliore di altre zone del Paese sebbene non manchino complessità poiché la città, oltre al patrimonio artistico e i suoi 300.000 abitanti ha anche 14.000.000 di presenze annue tra turisti, congressi, studenti e pendolari. Insediatasi il 23 luglio 2018, la dott.ssa Lega ha iniziato col recarsi alle Cascine per il problema della droga, di cui ha segnalato le recenti retate. Sta inoltre procedendo con lo sgombero degli immobili occupati non senza preoccuparsi delle fragilità di alcuni degli occupanti. La dott.ssa Lega ha infine risposto ad alcune domande su ordine pubblico, immigrazione e organizzazione dello Stato, poste dagli amici, davvero numerose e interessate. 

Come ha scritto Riccardo Bigi su Toscana Oggi Firenze ha accolto una nuova opera d’arte, il Gesù senzatetto, scultura bronzea dell’artista canadese Timothy Schmalz. La statua  raffigura un senzatetto sdraiato su una panca: chi si siede accanto a lui scopre, dai segni delle stimmate, la sua vera identità. Una «traduzione visiva» del Vangelo di Matteo: «tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me».

Significativa anche la collocazione scelta, all’ingresso della Badia Fiorentina: la chiesa dove Giorgio La Pira istituì la cosiddetta «Messa dei poveri» ancora oggi celebrata ogni domenica. Da lu nghi anni, la Badia è un luogo di ritrovo di tanti emarginati. Anche il giorno scelto non era casuale: il 9 gennaio è l'anniversario della nascita del «Sindaco santo».

L’artista ha regalato varie copie dell’opera a diverse città del mondo: una è stata collocata durante il Giubileo della Misericordia nel cortile di Sant’Egidio in Vaticano, un’altra si trova vicino all’abbazia di Westminster, a Londra. «Un giorno - ha raccontato l'autore dell'opera - ho visto un ammasso di coperte su una panchina: avvicinandomi ho visto che sotto c'era un uomo. Quel giorno ho visto in quell'uomo Gesù. Sono tornato allo studio e ho cercato di rappresentare quello che avevo sentito». Nella panchina c'è un posto libero per sedersi, in modo che chiunque può accostarsi alla figura sdraiata.

Il «Gesù senza tetto» è stato benedetto dal cardinale Giuseppe Betori. Prima dell'inaugurazione, nella Messa celebrata alla Badia Fiorentina, don Giovanni Momigli (direttore dell'Ufficio di pastorale sociale della Diocesi di Firenze) ha voluto ricordare che « Giorgio La Pira, il 20 luglio 1958, in uno dei suoi discorsi domenicali alla “Messa del Povero”, qui alla Badia Fiorentina, disse: «Dovete pregare anche per il governo, qualunque sia; se io fossi in Russia, io cristiano pregherei per Krusciov, pregherei Dio perché lo converta». Senza pensare, come dice Papa Francesco, che «la politica sia riservata solo ai governanti», perché «tutti siamo responsabili della vita della “città”, del bene comune», mentre si opera per affermare le ragioni sociali e politiche di una convivenza fondata su umanità e fraternità, dobbiamo davvero pregare per chi è chiamato a governare la comunità nazionale e quella locale».
Il Rotary Firenze Est si è unito alla manifestazione in una giornata fredda che ha ricordato a tutti le difficoltà della vita ma anche la gioia dello stare insieme in modo fattivo non cerimoniale