anno 2023 2024      

 

Riunione in diverse parti. Come ci racconta Tiziano Chiappini la parte conviviale ha visto cinque maitre (Dante Luchi, Roberto Pasquini, Marco Lucci,Roberto Innocenti e Massimo Paccagnini, quest'ultimo anche insegnante dell’Istituto Alberghiero di Montecatini) preparare alla lampada il menu della nostra serata con piatti della tradizione italiana: penne al pomodoro, gran pezzo e unica concessione all’eterna rivale transalpina le crepe suzette. Vini della Fattoria di Piazzano rappresentata da Roberto Bettarini.

La cottura flambé (in italiano "fiammeggiante") prevede l'utilizzo della fiamma libera durante la cottura o come ultima fase nella preparazione di un piatto, versando direttamente nella padella ben calda con gli ingredienti in cottura, liquidi e distillati (40° minimo) che sfumando creano questa fiamma. Liquori usati per effetto scenografico/fiamma sono: rum,cognac, whisky, vodka, brandy, gin, i più secchi per piatti salati, i più dolci per i dessert.

Nei ricettari si risale fino al 1742 ma sembra che il primo ad utilizzare lalampada sia stato il Maitre Henri Charpertiernel 1895 al Café de Paris di Montecarlo,quando creò la ricetta delle crepes flambé, note ancora oggi come crepes suzette, dal nome di un’amica del Principe di Galles, il futuro Edoardo VII.

Seconda parte il LV anniversario del Firenze Est. Stefano Selleri ha realizzato un quiz in 13 domande a risposta multipla  per ricordare i 55 anni della storia del Club. Dal quiz è nata una bella iniziativa di raccolta per i terremotati del Levante, almeno 400 Euro che saranno convogliati tramite la Rotary Foundation come per il teatro straordinario del prossimo 9 marzo. Un premio speciale (offerto da Penco) è stato assegnato al past-president Giuliattini.

Giancarlo Taddei Elmi ha tenuto un intervento ufficiale sulla storia del Club, partendo ad quando, a 43 anni dalla fondazione del primo club fiorentino, nel 1968 il nostro Club, concepito dal m.se Galletti e e dall’avv. Ariani, entrambi futuri governatori, nasceva ufficialmente l’11aprile 1968 con la consegna della Carta.

Tentando una rappresentazione immediata dell’attività del Rotary, Taddei ha messo in luce “elitarismo e promozione della persona insieme con attenzione alla comunità quali linee parallele che convergono, se non geometricamente, idealmente e concretamente”.

I premi rappresentano per Taddei espressioni tipiche della vocazione personalistica mentre tipiche espressioni umanitarie (service) sono le azioni all’estero (Madagascar, India, Club Contatto) ma anche il Premio Testimonianza e il Teatrotary e  il Bollettino.

Tutte le manifestazioni e iniziative “si collocano sempre sul crinale delle due anime “persona” e “comunità” in cui crescita e sviluppo personale del leader non è fine a sé stesso ma come guida e esempio per gli altri e sviluppa una proiezione verso l’esterno per raggiungere valori di pace, solidarietà e benessere comunitario

Presentato anche un nuovo socio, l’amico Viscusi che è stato accolto in questa straordinaria serata in cui anche il presidente Fantini ha festeggiato i 40 anni. Ben arrivato al nostro 79° amico di quest’anno.