anno 2023 2024      

 

L’Anno Leonardiano 2019, nel 500° della morte del grande artista e scienziato, viene celebrato a Firenze con tre mostre dedicate rispettivamente al Verrocchio, al Codice Atlantico e agli studi di botanica. In Palazzo Vecchio la selezione delle tavole del Codice Atlantico provenienti dalla biblioteca Ambrosiana di Milano sono esposte sotto la curatela della professoressa Cristina Acidini, nostra socia e preziosa guida della visita di oggi.

Le tavole sono state selezionate sulla base del lavoro che Leonardo ha fatto a Firenze. Come ha detto e – lo scorso 3 maggio scritto per Il Sole 24 Ore – la prof. Acidini “i fogli prescelti portano allo scoperto, anche solo grazie a una frase o a un segno, alcuni dei legami più duraturi di Leonardo con Firenze, dal periodo in cui requentò Andrea del Verrocchio, al secondo soggiorno in città, compresi i ricordi a distanza di persone conosciute e a cose fatte e viste a Firenze”.

Tra i punti di riferimento per Leonardo la cattedrale dove poté studiare le macchine brunelleschiane “da vicino quando assisteva il Verrocchio nel montaggio della palla in rame dorato sulla lanterna, nel 1471”. C’è anche “un foglio di studi sul volo degli uccelli, presupposto per la progettazione dell’ala meccanica e del volo umano, sperimentato o solo immaginato in quel di Fiesole” e innumerevoli “osservazioni sul comportamento dell’acqua, specialmente nei fiumi. Profondo conoscitore dell'Arno - secondo Vasari, Leonardo «fu il primo ancora che giovanetto discorresse sopra il fiume d’Arno per metterlo in canale da Pisa a Firenze» -, progettò un lungo corso artificiale alternativo a quello naturale, verso Prato, Pistoia, la Val di Nievole e il Padule di Fucecchio, per raggiungere il fiume a Vico Pisano e quindi il mare. Avrebbe migliorato la navigazione e scongiurato le alluvioni, ma trattandosi di un’opera faraonica che comportava enormi sbancamenti di terra e perfino il traforo di un monte, il Serravalle, non fu mai neppure iniziato”. Tornano così a noi i complessi rapporti con la città mai facile, anche per i geni.