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Crimini di guerra nazisti: perché il risarcimento grava sullo Stato Italiano
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Nelle penombre del Circolo Ufficiali, la riunione ha cercato di fare luce sulla lunga vicenda dei risarcimenti ai familiari delle vittime di stragi naziste, compiute in particolare tra il 1943 e il 1944 durante la violenta ritirata germanica in Italia. L’avv. Diego Cremona ha sul tema un’esperienza profonda, giuridica e umana. Spesso ha incontrato il nostro presidente avv. Cortigiani, controparte necessaria quale avvocato dello Stato. Se infatti già nel 1961 la Repubblica federale di Germania concluse importanti accordi con altri stati europei per indennizzare le vittime delle persecuzioni naziste, la vicenda italiana, allora apparentemente conclusa con un versamento di 40 milioni di marchi, è proseguita sia contro la stessa Repubblica federale che verso l’Italia.
Le cicatrici di quella stagione di violenza continuavano a far male ma la crescente integrazione europea e il tempo trascorso, come accaduto anche in altre questioni di guerra, rendevano gli stati, a cominciare dall’Italia, estremamente prudenti. E’ in questo clima che la Germania ha contestato la decisione dell'Italia di consentire alle vittime di citare in giudizio i crimini di guerra nazisti nei suoi tribunali civili, ricorrendo nel 2011 alla Corte internazionale di giustizia che si è pronunciata a favore della Germania, stabilendo che l'Italia era venuta meno ai suoi obblighi autorizzando tale procedimento.
Di conseguenza, il ricorso alla Corte Internazionale di Giustizia non è più apparso un rimedio possibile per le vittime. La questione tornava italiana. Il Governo Draghi, nel 2022, è pertanto corso ai ripari istituendo un fondo di qualche decina di milioni nel bilancio dello Stato per pagare i risarcimenti via via decisi dei tribunali. Un fondo insufficiente, ha detto l’avv. Cremona che valuta in oltre 600 milioni il valore dei probabili risarcimenti.
A questo punto, rendendosi conto della difficoltà in l’Italia potrebbe trovarsi, ha esposto ragionevoli soluzioni politico-diplomatiche, tenuto conto che esistono in Germania istituzioni dedicate al ristabilimento di una memoria condivisa sui crimini del periodo nazionalsocialista, che potrebbero intervenire come hanno già fatto in alcune iniziative culturali. Nel dibattito interventi di Selleri, Cobisi, Azzaroli, Mazzoni, Taddei Elmi ed altri hanno permesso all’avv. Cremona di fornire importanti valutazioni sul tema che resta uno dei più dolorosi della storia della II Guerra Mondiale, le cui conseguenze ancora fanno male.
A oltre 80 anni di distanza la posizione dell’Italia è delle più complicate a causa della divisione che si produsse dopo l’8 settembre 1943 nella penisola con un popolo lasciato in balia di quanti si davano battaglia nelle sue terre e le cui sofferenza non sono finite.
Assemblea dei Soci per l’approvazione del bilancio consuntivo A.R. 2024-2025
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Il Club, riunito in assembea, ha ascoltato le relazioni del tesoriere 2024-2025 Domenico Ferraro del past president Stefano Selleri e dell’Organo di controllo Cinzia Nisticò.
Dopo ampia discussione il bilancio consuntivo chiuso al 30.06.2025 è stato approvato all’unanimità dei presenti.
In prosecuzione l’assemblea ha eletto Emanuele Bartoli quale Organo di controllo per l’a.r. 2025-2026.
XLIV Premio Columbus
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Domenica di festa per il RC Firenze Est che ancora una volta ha offerto alla città la cerimonia di premiazione del Premio Columbus. Presente il Gonfalone della Regione Toscana, nella Sala Michelangelo del Grand Hotel Baglioni il XLIV Premio Columbus - Cultura, Istituzioni, Sport è andato a tre figure simboliche dei ponti tra saperi, comunità e impresa: Mons. Timothy Verdon per la Cultura; la Scuola IMT Alti Studi Lucca per le Istituzioni; Gianni De Magistris per lo Sport. Nato nel 1948, il Premio Columbus ha fin dalle origini una doppia vocazione: celebrare la scoperta dell’America e riconoscere meriti altissimi a personalità che incarnino lo spirito dei “costruttori di civiltà” e l’energia visionaria che si associa a Cristoforo Colombo.
Dopo un’interruzione nel 1976, la tradizione è stata ripresa nel 1982, su impulso del Past President del Club rotariano Enzo Ferroni, già Rettore dell’Università di Firenze.” Come ha detto il presidente Gianni Cortigiani il Premio ha conferito riconoscimenti a giganti della scienza, dell’arte, dell’impresa e dello sport come Rita Levi Montalcini, Riccardo Muti, Franco Modigliani e Carlo Rubbia, Gino Bartali, Umberto Eco, Zubin Mehta, fino a istituzioni come la Scuola Normale Superiore di Pisa, l’Opificio delle Pietre Dure e realtà internazionali come il Consolato USA a Firenze. Un mosaico che fotografa, anno dopo anno, le eccellenze capaci di lasciare un segno oltre i confini disciplinari.”
E’ un’opinione condivisa dal DG Odello, che ha aggiunto come la promozione della cultura sia “nel DNA del Rotary”. Il Governatore, reduce da una impegnativa settimana di visite ai Club non ha voluto mancare all’appuntamento con il Premio Columbus, riconosciuto dal Distretto 2071 sin dalla fondazione anche appuntando il distintivo al nostro nuovo socio avv. Quadrini al termine della cerimonia.
La lezione colombiana è stata tenuta dalla dott.ssa Alessandra Griffo, delle Gallerie degli Uffizi e figlia del nostro past-president (1999-2000) il compianto Massimo Griffo. La conferenza, Intrecci americani, ha mostrato la presenza di Cristoforo Colombo nelle arti figurative, a cominciare dal celeberrimo ritratto opera di Cristoforo dell’Altissimo e parte della galleria di quasi 400 personaggi che i Medici vollero raffigurare agli Uffizi. La conoscenza colombiana accompagnò il Rinascimento anche visivamente, ha sottolineato la relatrice, nella foto sotto a destra durante il suo intervento.

Il momento della premiazione è stato come sempre solenne. Non è mancata l’emozione. Mons. Timothy Verdon, americano del New Jersey, ha imparato a Firenze il rapporto dialettico con la critica e lo stesso fiorentinissimo Gianni de Magistris ha ricordato il carattere dei suoi concittadini cui però è giunto l’abbraccio (atteso da tempo) con la rappresentante del Comune, l’assessore allo sport Letizia Perini. Di Toscana ha parlato il rettore della IMT di Lucca, che ha sottolineato come tre delle sette scuole italiane a speciale ordinamento siano nella nostra regione (IMT, S.Anna e la storica Normale).
Il premio a Mons. Verdon è stato consegnato da Cristina Acidini, che ha ricostruito la eccezionale traiettoria dello storico dell’arte americano trapiantato a Firenze; a Gianni de Magistris da Claudia Cozma, che ha ricordato i record dello sportivo che nella pallanuoto ha “fatto più goal di Maradona nel calcio” e all’IMT da Piermassimo Spagli, che ne ha ripercorso la presenza nella nostra terra anche per i costanti collegamenti con il mondo.
Di seguito il link al video completo della manifestazione
Quinto: non passare col rosso
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Il quinto comandamento (non uccidere) viene infranto anche sulla strada. Ben 3.000 sono i morti in un anno per gli incidenti che il nostro relatore ha definito episodi di violenza stradale. Con pacatezza straordinaria il dott. Ciappi ha descritto la morte di suo figlio Matteo (1988-2015) avvenuta in seguito all’incidente del 5 settembre 2015, quando un’auto bucò a 70 all’ora il semaforo, rosso da 4 secondi, tra le vie fiorentine Lorenzo il Magnifico e Poliziano.
Dottore forestale, professionista a Cremona, attivo e promettente, Matteo muore dopo una settimana di coma. Donati gli organi. Resta una domanda: vita sprecata? No, se capiamo le ragioni di tanta violenza che causa in un anno 3.000 morti, 200.000 feriti con 15.000 persone che subiscono con danni permanenti mentre altre migliaia tra parenti, amici, colleghi… la Nazione tutta vengono privati delle potenzialità di qualcuno.
Un gravissimo impatto sociale da non sottovalutare per imparare a non uccidere sulla strada per distrazione, velocità, semafori non guardati, telefonini in primo piano ma soprattutto a causa dell’indifferenza, vero tarlo culturale che la testimonianza del dott. Ciappi e l’azione della Fondazione da lui promossa cercano di superare.
Negli ultimi anni la legge si è occupata, come ha detto il nostro Taddei Elmi, dell’introduzione del reato di omicidio stradale e al nuovo codice della strada. Basta? No, se non ci impegniamo tutti per stare attenti, per noi e per gli altri.
La nostra riunione si è svolta per la prima volta al Circolo Ufficiali dove abbiamo ricevuto una ottima accoglienza.La nostra riunione si è svolta per la prima volta al Circolo Ufficiali dove abbiamo ricevuto una ottima accoglienza.Alla riunione ha partecipato per la prima volta l’avv. Quadrini, nostro nuovo socio che riceverà il distintivo al Columbus domenica 12.
Presenti anche la presidente del RC Palermo Libertà, Mariagabriella Licari con Alfredo Roccaro. Dopo un breve indirizzo di saluto, lo scambio dei guidoncini.
Disabilità e opere d’arte
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Ci sono state soprattutto esperienze personali nella puntuale descrizione delle criticità che la persona diversamente abile incontra ogni giorno, dalla ricerca del lavoro, alla mobilità, alla compressione della sua dimensione vitale. La relazione ha quindi ampliato il tema per raggiungere tutti gli aspetti della vita quotidiana. Negli anni abbiamo imparato a confrontarci col problema, grazie alla migliorata sensibilità generale in materia e il tentativo di abbattimento delle barriere architettoniche, cercando così di dare attuazione al diritto alla libertà di movimento. Sono quindi migliorati gli accessi sui mezzi pubblici, negli edifici pubblici, nei luoghi di spettacolo.
Molto resta tuttavia da fare. Monaco ha ricordato in particolare un convegno nell'auditorium di un importantissimo e moderno edificio cittadino dove la sala, in pendenza e con lunghe scalinate per scendere verso il tavolo dei relatori, non le ha permesso di raggiungere il palco. Laddove manca una sensibilità (nelle istituzioni e nelle normative, soprattutto) verso la dimensione umana e relazionale del diversamente abile si fanno subito esperienze negative. Difficoltà enormi esistono a trovare case adatte in città. Gli stessi servizi sociali le hanno proposto zone periferiche molto lontane Centro storico, dove lavora e ha sempre vissuto. sia per la salvaguardia delle sue relazioni interpersonali (amicizie, ecc.). E’ evidente che la persona diversamente abile, anche se l'appartamento è dotato dei comfort necessari (bagno adeguato, assenza di scalini, ampiezza delle porte, accessibilità dall'esterno) quando è troppo lontana dalle sue relazioni e dal suo usuale habitat, vede sfumare sia le relazioni con la cerchia degli amici sia la quotidianità cui era abituata prima dell'insorgere della malattia e nel cui contesto è nata e cresciuta.
Problema evidentemente sia di pianificazione urbanistica, di normative sociali inclusive ma anche di sensibilizzazione degli Enti come della popolazione in generale.
Il riferimento costante alla propria vita ha molto commosso i presenti e la stessa relatrice che tuttavia ha dato prova di coraggio, competenza e di un temperamento positivo che il volto attesta al di là di ogni dubbio.
C’è di che riflettere per agire, ognuno dove può
Festa della famiglia
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La III Festa della famiglia del R.C. Firenze Est, un pomeriggio con giochi e animazione per bambini e ragazzi si è svolto a "Le Cure dell'Horto" (Area Pettini-Burresi - Via Faentina 147) in collaborazione con l'Associazione Le Curandaie APS i cui volontari hanno illustrato ai bimbi l’orto e la Casetta degli Insetti (il piccolo progetto che abbiamo fatto lo scorso anno).
Il presidente Cortigiani, intervenuto con gran parte della sua famiglia, ha consegnato un buono spesa per articoli agricoli alla associazione come service legato alla riunione poi spazio a Claudia Mezzapesa, la progettista che ha seguito l’Horto sin dall’inizio e a Francesca -vicepresidente dell’associazione- che con i volontari Machteld, Giovanna, Antonella e Delio ha spiegato della casetta degli insetti, adesso abitata da alcune api.
Gli ospiti più giovani hanno poi indossato i guanti da veri giardinieri e sono stati guidati a piantare e seminare nelle vasche dell’orto, sotto la guida attenta dei volontari.



