Columbus
XLI Premio Columbus
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Quando verso le 18 la riunione è iniziata al Palagio di Parte Guelfa la sala che accolse in Firenze Capitale il consiglio comunale ha visto una nuova assegnazione dei premi a Paolo Dario per la Scienza; l’Opificio delle Pietre Dure per la Cultura; la Fondazione arte della seta Lisio per l’Arte.
Ma in questo mondo tanto fiorentino, è apparsa, messaggio universale, l’italianità di Cristoforo Colombo che è stata descritta dal prof. Marco Biffi con la sua allocuzione Parole italiane per la scoperta di Cristoforo Colombo. Già, come parlava Colombo? I suoi scritti attestano italianismi ma restano in spagnolo anche se chiaramente espresso da uno straniero. Come è noto Colombo non ha lasciato scritti in italiano e quindi l’attenzione è stata rivolta a testi di altri, che alla scoperta facciano riferimento: in prima battuta alle traduzioni della famosa “Lettera della scoperta”, databile fra il febbraio e il marzo 1493, in cui Colombo, fermato da una tempesta a Lisbona, vuole trasmettere con una certa urgenza ai sovrani di Spagna e ai notabili della corte un riassunto del suo viaggio, e insieme una rassegna dei domini e delle ricchezze procurati. Ma la notizia fece anche il giro dell’Europa, in lettere di mercanti, diplomatici, banchieri e pertanto la “lingua italiana della scoperta” prende corpo anche in questi documenti. Proprio agli scritti che descrissero in modo concitato il rientro di Colombo dal suo primo viaggio, si deve ad esempio l’ingresso nella lingua italiana delle parole canoa e cannibali.
Guarda il video: (1227) Premio Columbus 2022 Palagio di Parte Guelfa - YouTube
XXXIX Premio Columbus
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Il complesso monumentale di Santa Maria Novella ha accolto il Premio Columbus 2020, per la trentanovesima edizione. Organizzato dal RC Firenze Est, il premio ha dovuto ancora una volta rinunciare alla sede naturale, Palazzo Vecchio, che non ha potuto ospitare la cerimonia che ha dovuto fare i conti con l’emergenza sanitaria ma non ha mancato all’appuntamento del 12 ottobre, in presenza e diffuso per la prima volta dal canale youtube del Club. D’altra parte il premio, nato nell’immediato dopoguerra per iniziativa del Comune per rappresentare i legami storici ed economici con l’America, non poteva subire una nuova sospensione, come accadde alla fine dei turbolenti fine anni sessanta, dopo la quale il RC Firenze Est se ne fece carico con un esempio ante litteram di sussidiarietà che ha condotto i rotariani a indicare premiati di altissimo profilo, da sportivi come Gino Bartali e i fratelli Abbagnale, Premi Nobel come Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini – che ricevette il Columbus prima del Nobel – fino a imprenditori e istituzioni che hanno onorato i rapporti Italia-America con particolare riferimento alla Toscana.
Ed è in questo contesto che anche l’edizione 2020 ha proposto alla città l’esempio di Fonderia Artistica Marinelli, Giusto Manetti Battiloro e del campione olimpico Niccolò Campriani, rappresentanti di una Toscana che – nel mondo e in particolare nelle Americhe – continua il suo cammino di eccellenza, affermando inventiva e coraggio. Emozionati, dopo la lettura delle motivazioni, i premiati del 2020, hanno avuto parole di ringraziamento ma soprattutto di ottimismo che è la guida di gran parte del loro operare. E che è molto rotariano, ha detto il presidente della Commissione del Premio Federico Antich, ricordando come il Rotary non sarebbe diventato ciò che è, in tutto il mondo senza l’ottimismo di pochi soci fondatori guidati da Paul Harris.
XXXVIII Premio Columbus
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Nell’innovativa cornice del Palazzo della Borsa – nella cui sala delle grida si è poi tenuta la conviviale – il Premio Columbus ha trovato casa quest’anno, con la promessa della vice-presidente del Consiglio comunale Giuliani di ritornare in Palazzo Vecchio il prossimo anno. La cerimonia delle premiazioni ha seguito il tradizionale svolgimento con una premessa del presidente Selleri che ha legato i premiati alle tecnologie che – in forme diverse e in epoche più o meno lontane – caratterizzano la loro attività. Lo hanno detto anche i premiati, c’è un filo conduttore che li unisce. Da Giacomo Mazzamuto del Gruppo MPEG che ha ritirato il Premio Columbus 2019 di Leonardo Chiariglione per la Scienza e Tecnologia nelle cui motivazioni il nostro Gianni Cortigiani ha ricordato come il premiato abbia prodotto la famiglia di standard MPEG che sono alla base dei DVD, introdotti da importanti aziende Americane quali SUN, Apple, Hewlett-Packard e Microsoft, e della Televisione Digitale che tutti noi guardiamo ogni giorno e che vengono compressi secondo gli standard MPEG praticamente tutti i video disponibili su internet, sui nostri computer, sui nostri smartphone.
Il video della manifestazione è disponibile al seguente indirizzo
XXXVII Premio Columbus
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Franco Zeffirelli, per l’arte; il Consolato Generale degli Stati Uniti a Firenze, per la cultura; Paolo Nespoli, per la scienza; Valentino Mercati, per l’impresa, hanno ricevuto i Premi Columbus XXXVII edizione, promossi dal Rotary Club Firenze Est e dal Comune di Firenze.
La consegna è avvenuta come tradizione il 12 ottobre al Palagio di Parte Guelfa. Ad aprire la riunione, a fianco del presidente Fantini erano il prof. Carlo Sisi e il governatore Ladu. Sisi, nella commemorazione colombiana ha parlato di “Americani a Firenze fra Ottocento e Novecento” e della scoperta che essi fecero, con molti altri illustri stranieri, del Rinascimento e del suo luogo di sogno, aggiungendovi case da sogno e opere d’arte, giacché molti furono per scelta artisti, quasi mai banali. Ha sorpreso che nessun rappresentante del Consolato americano, pur premiato, abbia presenziato alla cerimonia. In una lettera il console ha promesso un intervento al Club più avanti.
A rimettere il giusto riconoscimento istituzionale al centro della serata gli interventi dell’assessore Fratini e del presidente del Consiglio regionale Giani che hanno sottolineato il coraggio del Firenze Est che ha saputo interpretare con il Premio il principio di sussidiarietà offrendo un’azione di privato sociale di qualità. Nel suo simpatico intervento l’assessore ha anche mostrato il suo lato filatelico, apprezzando l’annullo realizzato per l’occasione da Riccardo Penco, che ha attratto molti collezionisti e curiosi.
Il governatore Ladu, portando il saluto del Distretto, ha paragonato il premio Columbus al Galilei, tenutosi nella sua Pisa pochi giorni prima. Nel nome della cultura ogni ipotetica rivalità toscana è sparita, segno che il Rotary unisce ancora. E infatti tra i presenti al Palagio di Parte Guelfa, ancora infagottato da lavori di restauro, la maggior parte erano rotariani, nostri soci e tanti di altri club, che non sono mancati all’appuntamento.
Presentando i premiati il prof. Rodolfo Cigliana, dopo aver ricordato gli antichi Stoici, ha posto i vincitori del 2018 nel quadro della loro azione, di portata universale, al centro dell’armonia di cui l'uomo è parte. Un’armonia che anche negli interventi dei premiati ha avuto un ruolo non secondario. Armonia di linee, di stile, di tenacia nell’arte di Franco Zeffirelli, per il quale ha ritirato il premio il dott. Ermini Polacci, rotariano del Firenze, che è stato poi guida degli amici intervenuti alla visita serale al Museo della Fondazione Zeffirelli, protagonista del recupero del Palazzo di san Firenze, già sede del tribunale.
XXXVI Premio Columbus- Anno Rotariano 2017-208
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Friedman, Spence, Pizzocaro i tre premiati del Premio Columbus 2017 organizzato dal Rotary Club Firenze Est. Guarda il Video
Il Premio Columbus è uno dei momenti più significativi del calendario del Firenze Est. Porta con sé la soddisfazione di una grande manifestazione pubblica e qualche complicazione organizzativa che anche questa volta non è mancata ma soprattutto esprime il desiderio del Club di mantenere ed ampliare le relazioni transatlantiche in un quadro di volontariato della diplomazia che – senza nulla pretendere – getta ponti e stabilisce contatti al di là delle differenze. Protagonista, insieme con Firenze, la città che con Vespucci ha dato il nome all’America, l’esempio di lavoro, intraprendenza e abilità dei premiati.
Due nuovi soci sono entrati stasera a far parte del Firenze Est, segno di un rinnovamento che quest’anno si sta manifestando in maniera significativa. A fianco del Club anche quest’anno il Comune e la casa di tutti i cittadini, Palazzo Vecchio, dove il Premio ha ritrovato il suo spazio. Numerosa la partecipazione aumentata anche dagli amici dei Club napoletani che condividono col Firenze Est i 50 anni di fondazione. Con loro una seconda riunione si è tenuta questa settimana, il 14 ottobre, dopo una memorabile visita a Santa Croce. E’ stato dunque un Columbus internazionale ma anche profondamente italiano e rotariano.